La pasta è uno dei simboli più rappresentativi della cucina italiana, un alimento che ha conquistato il mondo con la sua versatilità, bontà e capacità di adattarsi a infinite combinazioni. Le sue origini sono antiche e affascinanti, legate alle tradizioni culinarie di civiltà che hanno abitato il Mediterraneo, come i Greci e i Romani, che hanno contribuito alla sua diffusione.
Le radici della pasta affondano in un passato remoto. Sebbene molti paesi rivendichino la paternità di questo alimento, è nell’Italia medievale che la pasta secca inizia il suo percorso verso la popolarità che conosciamo oggi. La Sicilia, grazie all’influenza araba, divenne uno dei primi centri di produzione di pasta secca, ideale per la conservazione. Nel XIV secolo, la pasta era già diffusa in tutta la penisola, con Napoli che si affermava come capitale indiscussa di questo alimento.
La leggenda di Marco Polo che introduce la pasta in Italia dalla Cina è stata ampiamente smentita dagli storici, poiché esistono documenti che attestano la presenza di pasta in Italia ben prima del suo viaggio.
La pasta di qualità si ottiene da semola di grano duro e acqua, con un processo produttivo che richiede attenzione e maestria. La trafilatura, che può essere in bronzo (per una superficie più ruvida che trattiene meglio i condimenti) o in teflon (per una superficie più liscia), e l’essiccazione a bassa temperatura sono passaggi fondamentali per ottenere un prodotto eccellente.